Non esiste altro modo per definire la gara disputata dalla formazione di Frank de Boer, che perde atrocemente la seconda gara del girone di Europa League. A questo punto ogni partita diventa cruciale per la sopravvivenza nella competizione continentale.
Onore alla formazione di Praga, che dal canto suo gioca una partita impeccabile, sotto tutti i punti di vista, anche se probabilmente esiste un confine, molto sottile, tra i meriti dei cechi e il disastro collettivo nerazzurro.
La gara dell’Inter ha veramente poco da raccontare, con i praghesi che partono in quarta, e annichiliscono gli avversari. Dopo venticinque minuti di gioco i padroni di casa sono già sul 2-0, e potrebbero incrementare ulteriormente il vantaggio, ma graziano l’Inter. La musica non cambia nella ripresa, e la rete di Palacio è frutto dell’unico errore della formazione di Praga, che nel giro di cinque minuti ristabilisce le distanze con il 3-1.
Al triplice fischio, l’Inter esce a testa bassa. Incomprensibili alcune scelte del mister olandese, che purtroppo, come accaduto nella prima giornata, ripropone giocatori in evidente difficoltà (Ranocchia e Melo su tutti). Il centrale umbro è stato anche espulso, provocando la punizione del 3-1 definitivo.
Ora, anche la vittoria nella gara contro il Southampton, di ottobre, diventerà fondamentale per il nostro cammino.
Sono un ragazzo di 27 anni, con una smodata passione per l’Inter. Da dieci anni seguo la squadra a San Siro.