L’edizione odierna de La Repubblica critica in maniera molto diretta l’operato del presidente dell’Uefa Michel Platini in materia di Fair Play finanziario, che disse in tempi non sospetti: «Nessun favoritismo: non guarderemo in faccia a nessuno». La “partita” più dura di Michel Platini stavolta è contro gli sceicchi (e Abramovich). Contro chi dello spauracchio dell’Uefa, il Fair Play Finanziario, se ne infischia altamente e continua a spendere, a comprare calciatori, a far sì che il “rosso” del calcio europeo abbia toccato ormai quote record: 1,6 miliardi di euro e un costo del lavoro alle stelle (5,6 miliardi di euro per gli stipendi), secondo le ultime stime dell’Uefa. Che farà Platini fra due anni? Sì, perché il conto alla rovescia è già iniziato: il primo controllo è previsto a fine 2013 e riguarderà i bilanci 2012 e 2013. Sarà consentito un deficit massimo di 45 milioni di euro e chi sgarra, dalla stagione 2014-’15, rischia le prime sanzioni, che possono portare addirittura all’esclusione dalle Coppe europee. Ma sarà dura anche per Platini imporre la sua legge. Nella stagione appena conclusa, fra i club che hanno preso parte a Champions ed Europa League, ben 13 erano fuori dai parametri Uefa: Manchester City e United, Inter, Chelsea, Milan, Barcellona, Valencia, Liverpool e Paris Saint Germain».
Fonte: Fcinter1908.it