Che Julio Cesar fosse rimasto nel cuore degli interisti non era certo un mistero. Ma che il portiere brasiliano, emigrato al Queen’s Park Rangers, potesse ispirare una rapina simulata è quanto mai curioso. Eppure è successo: il protagonista è un uomo piacentino di cinquant’anni, che dopo aver acquistato la maglia del suo idolo e una felpa dell’Inter – per 160 euro – ha denunciato ai carabinieri una finta rapina a mano armata pur di sfuggire ai “controlli” severi della moglie.
Tutto comincia il 14 settembre, quando l’uomo, abitante in provincia di Pavia, acquista i due accessori. Ma la paura di dover fare i conti con l’austerity della moglie, lo spinge in commissariato. Dove racconta una balla: cioè quella di aver subito una rapina da quattro persone armate di coltello, per un totale di 300 euro (il resto della somma sarebbe stata utilizzata per comprare sigarette e altre cose, ndr). La versione dei fatti non convince i Carabinieri, che lo mettono alle strette e dopo tre giorni ottengono la verità: “Per la maglia di Julio Cesar e per la felpa dell’Inter avevo speso 160 euro – ammette l’uomo – e non potevo dirlo a mia moglie, così sono venuto da voi per denunciare di essere stato rapinato”. Il cinquantenne alla fine è stato denunciato a sua volta per simulazione di reato e procurato allarme. Insomma: un uomo disposto a tutto pur di non tradire la propria… squadra del cuore.
Fonte: Sport Mediaset