
Un risveglio amaro quello di noi interisti questa mattina, speravamo con la gara di ieri pomeriggio di trovare quella continuità nei risultati positivi che ci manca sin dallo scorso campionato, e invece siamo crollati, e lo abbiamo fatto nel peggiore dei modi, in casa nostra, e contro una delle squadre ultime in classifica.
Il match giocato contro il Cagliari è terminato 1-4, e sarebbe anche potuto finir peggio se Handanovic non avesse parato il calcio di rigore assegnato a Cossu.
In cinque partite di campionato giocate sino ad ora, abbiamo portato a casa solo 8 punti, un bottino alquanto misero, prendendo ieri inoltre tutti i gol che eravamo stati bravi a non subire nelle precedenti partite. Non ci sono alibi, ieri è mancata organizzazione, cattiveria e brillantezza, abbiamo commesso errori banali che una squadra che mira a scalare le vette della classifica, non può permettersi il lusso di compiere.
Forse ci eravamo un po’ esaltati con i risultati ottenuti nelle prime partite? Può essere, e nessun esito diverso da quello di ieri può servire a farci tornare con i piedi per terra, e a farci ripartire con umiltà e concentrazione. Bisogna che tutti riflettano e lavorino di più, tecnico incluso, perché la stanchezza è l’ultima cosa che dovrebbe farsi sentire in questa fase iniziale.
Giovedì ci attende una partita importante in cui l’unico risultato ammissibile dovrà essere la vittoria, sfideremo il Quarabag, e l’avversaria non va assolutamente sottovalutata.
Come ha sostenuto a fine gara il Mister, quella di ieri “è una sconfitta non una tragedia, a volte le batoste più pesanti sono quelle che insegnano di più”, e se d’ora in poi riusciremo ad evitarle, sarà anche meglio.
Eternamente insoddisfatta, schifosamente perfezionista, fortunatamente interista.
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