Wesley Sneijder, nel corso di una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, ha parlato della finale di Champions League fra Manchester City ed Inter
ATMOSFERA – Sneijder parla della sua esperienza in Curva Nord in Inter-Milan: «Si sta benone in curva. E si sta una favola pure in finale. Martedì è stata una serata magnifica che non dimenticherò. Non capita spesso di andare in una vera curva. E poi San Siro in certe notti diventa unico: contro il Milan mi ha ricordato l’atmosfera della semifinale vinta col Barcellona 13 anni fa. Poi con il mio amico Materazzi, un “pazzo” buono è stato ancora più divertente».
FINALE – Sneijder parla della finale fra Manchester City ed Inter: «Non esistono partite impossibili. Esistono partite difficili e questa certamente lo è. Ma, soprattutto in una gara secca, l’Inter può fare ogni impresa. Anche noi nel 2010 col Barça eravamo spacciati in partenza e invece poi però si gioca…Haaland? In questo momento forse è il centravanti più devastante d’Europa, ma nessuno vince da solo: questa è una di quelle situazioni in cui bisogna difendere tutti uniti, tutti insieme. Ma i giocatori pericolosi al City sono talmente tanti che è inutile concentrarsi solo su uno: blocchi Haaland e si libera De Bruyne. Fermi De Bruyne e tira Mahrez. È l’Inter che deve essere squadra, andare avanti con attenzione, senza paura».
Fonte: Gazzetta dello Sport – Filippo Conticiello