L’ex bomber tedesco Klinsmann, con un passato all’Inter dal 1989 al 1992, ha parlato della finale di Champions League contro il Manchester City. Asse Bastoni-Barella protagonista
INASPETTATA − Jurgen Klinsmann sorpreso dai nerazzurri: «Si aspettava finale? Sincero? No! Arrivare ai quarti già mi sembrava una gran cosa, ma la finale chi se l’aspettava. Il bello è che adesso può succedere di tutto. Il City è fenomenale, ma non avendo niente da perdere l’Inter ha quasi un vantaggio».
PERCENTUALI − Secondo Klinsmann, sarà una finale aperta: «Il Manchester City ha reso al top, l’Inter ha avuto alti e bassi ma se confrontiamo reparto contro reparto non vedo tutta questa differenza. Non è 80-20%, ma 55-45%».
ASSE ITALIANO − Klinsmann punta sul made in Italy: «È una partita in cui serve identità, appartenenza, coraggio: per questo dico gli italiani, l’asse Barella-Bastoni. Non è un caso che il vostro calcio sia arrivato così in alto nelle coppe europee dopo l’esclusione del Mondiale: è stata una reazione di orgoglio».
ATTACCO − infine, Klinsmann dice la sua sulla bagarre Lukaku-Dzeko: «Partner Lautaro Martinez? Ci si concentra troppo su quale centravanti debba iniziare, ma forse è più importante chi finirà: bisogna ragionare sui 90’. Magari, per quanto visto in Coppa, può iniziare Dzeko, ma dal 60’ Lukaku diventa devastante. Magari l’occasione decisiva la sfrutta lui».
Fonte: Gazzetta dello Sport − Filippo Conticello