L’Inter ha conquistato le semifinali di Champions League, ma ora non deve più lasciare da parte la Serie A. Chiudere nelle prime quattro posizioni, secondo La Gazzetta dello Sport in un articolo di Davide Stoppini, significherebbe evitare nuovi sacrifici.
TRAGUARDO IN PARTE – Con l’accesso alle semifinali di Champions League l’Inter ha raggiunto l’obiettivo economico delle entrate necessarie per il bilancio che chiude il prossimo 30 giugno. Ossia: non sarà necessario far quadrare i conti con altri introiti. C’è però la stagione 2023-2024 da impostare al meglio, e non partecipare alla prossima Champions League vorrebbe dire ripiombare nel baratro economico. Ecco perché, come sottolinea La Gazzetta dello Sport, già da domani in Empoli-Inter sarà necessario un cambio di rotta.
LE CIFRE – Senza i sessanta milioni (minimi) garantiti dall’UEFA per il solo accesso alla fase a gironi di Champions League l’Inter avrebbe grossi problemi a costruire una squadra competitiva. Tornerebbe il rischio di cessione di un big, senza nessuno al riparo, e gli investimenti sarebbero fortemente ridotti. Così come il monte ingaggi. Steven Zhang spera di non dover ricorrere a questa soluzione, ma il prestito di Oaktree da rendere (duecentosettantacinque milioni) entro il 30 maggio 2024 impone dei paletti da non sforare. Ed ecco quindi spiegato il perché l’Inter sia costretta a partecipare alla prossima Champions League.
Fonte: La Gazzetta dello Sport – Davide Stoppini