Fabbian è subito diventato un fattore per il Bologna, con il gol decisivo all’89’ contro il Cagliari sabato scorso. Il centrocampista classe 2003 è arrivato a titolo definitivo dall’Inter, con la recompra, e in un’intervista sulla Gazzetta dello Sport racconta com’è cambiata la sua vita.
IL PASSAGGIO – Giovanni Fabbian doveva andare all’Udinese, nell’operazione Lazar Samardzic. Poi il cambio di rotta di quest’ultimo ha interrotto il trasferimento e l’Inter lo ha girato al Bologna. Il centrocampista torna su quei momenti: «Sono stato a Roma due giorni per le visite mediche. Per l’Udinese. E aspettavo. Considerando tutto non ho saputo cosa sarebbe stato di me per un mese. Estenuante ma intanto ero andato in tournée con l’Inter. Se c’era la Salernitana? No. Appena è arrivato il Bologna ho detto sì subito, per l’organizzazione, il livello alto e le parole di Thiago Motta. Per quel che riguarda il Mondiale Under-20, sì, mi è dispiaciuto ma lasciare la Reggina mi sarebbe suonato quasi come un tradimento dopo la bella annata».
IL PASSATO – Fabbian ha lasciato l’Inter a titolo definitivo. In un altro estratto dell’intervista torna sulla sua esperienza in nerazzurro: «Dispiacere? Non penso a ‘sta cosa. A parte che c’è una recompra ma sono felicissimo di essere qui: voglio giocare il più possibile. Io e Cesare Casadei siamo come fratelli, abbiamo sempre vissuto assieme nel convitto interista, da compagni di stanza. Modelli? Nicolò Barella, Toni Kroos, che comunque è certamente più elegante di me, ma da piccolino studiavo Paul Pogba: due domeniche fa ho avuto la fortuna di giocarci contro».
Fonte: La Gazzetta dello Sport – Matteo Dalla Vite